BRACHIMETATARSIE
DEFINIZIONE
Si definiscono brachimetatarsie anomalie di origine genetica caratterizzate dalla brevità di uno o più metatarsali; i raggi più frequentemente interessati sono il IV° e molto più raramente il III°;
interessamento di altri raggi o associazione di più anomalie associate sono molto rare. Nel 50% dei casi l’anomalia è bilaterale.
Alla nascita il piede è normale ma con la crescita ossea il IV metatarsale ed anche il IV dito crescono meno del normale; generalmente l’anomalia risulta evidente a 5-7 anni e con la crescita ulteriore diventa via via più importante.
Fig. 1
Brachimetatarsia del IV raggio bilaterale.
SINTOMATOLOGIA
Nella classica brachimetatarsia IV^ il metatarsale risulta più breve di circa due cm. ed anche il dito corrispondente risulta più corto del normale ed in una posizione più dorsale.
I sintomi soggettivi possono essere molto scarsi limitandosi ad un problema estetico; in altri casi il Paziente lamenta dolore da conflitto con la calzatura e talvolta metatarsalgia ai raggi vicini.
Fig. 2
Fase dell’allungamento con fissatore esterno
TRATTAMENTO
È solo chirurgico ed è indicato in caso di sintomatologia dolorosa o in presenza di importanti problemi estetici.
Il trattamento consiste nell’allungamento del metatarsale breve che viene di solito effettuato utilizzando un allungamento progressivo con fissatore esterno.
Fig. 3
Controllo radiografico in corso di allungamento con fissatore esterno.
In pratica viene posizionato un dispositivo esterno con elementi di presa sull’osso e successivamente eseguita una osteotomia cioè una frattura artificiale a livello del metatarsale interessato; si procede nei giorni successivi, agendo sul fissatore esterno, ad un allungamento progressivo allontanado i due frammenti tra loro. Nello spazio tra i due frammenti si forma via via un callo osseo (“rigenerato”) che gradualmente ossifica ripristinando la continuità del segmento.
Il ritmo dell’allungamento è di mezzo mm al giorno e pertanto occorrono mediamente una quarantina di giorni per l’allungamento più un altro mese per permettere la completa ossificazione del rigenerato.
Si tratta di interventi che sono gravati da un tasso relativamente alto di complicanze; in particolare in circa il 15% dei casi il rigenerato stenta a formarsi ed occorre pertanto un secondo intervento per posizionare un innesto osseo.
Fig. 4
Controllo clinico dopo intervento di allungamento IV metatrsale a sn.
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